Ciao Anna, la mia storia di alfista inizia tanti anni fa, e i miei ricordi si perdono nel tempo. Per fortuna però ci sono i racconti di mia nonna a ricostruire per bene le origini della mia passione. Quando ero piccolo, d’estate, con le finestre aperte sentivo il rumore delle auto sotto casa, e quando passava la pattuglia della Polizia mi precipitavo in balcone perché riconoscevo il suo rombo che era diverso da tutti gli altri.
Nonna ricorda che mi precipitavo in balcone e mi aggrappavo alla ringhiera per vedere la macchina della Polizia, e se non si fermava iniziavo a piangere disperato! Un giorno, mia nonna e mio papà fermarono la pattuglia per chiedere ai poliziotti di farmi salire a bordo dell’auto, ma io iniziai a piangere perché avevo paura che mi avrebbero portato via…
Passa qualche giorno ed ecco che la scena si ripete. Papà ferma la pattuglia (ormai si conoscevano grazie a me!) e questa volta riesce, complice il fare amorevole della nonna, a mettermi in braccio a quei ragazzoni in divisa! Da quel momento, ogni volta che l’auto passava nel mio quartiere, uscivo di corsa del quartiere e trovavo i due poliziotti che si fermavano per salutarmi. E quando andavano via, ecco che ricominciavo a piangere…
Dal primo contatto fisico con quell’Alfa Romeo, qualcosa in me deve essere evidentemente cambiato: sono rimasto folgorato da quegli interni, da quel motore, da quel serpente disegnato sul volante. Ero un bambino, nei racconti di nonna, ma ora da adulto posso dire con esattezza che è nata in quei giorni afosi e spensierati la mia passione per l’Alfa. Ero certo che la mia auto sarebbe stata quella della Polizia, e sapevo che avrei fatto di tutto per averla.
Qualche anno più tardi, da neopatentato ho dovuto accontentarmi di una Ford Fiesta 1.3 ghia Rossa bordeaux, tenuta fino al 2001,momento in cui ho deciso di cambiare auto. All’epoca ero innamorato della 156, ma preventivi alla mano ho scoperto ben presto di non potermela permettere, ripiegando su una Opel Corsa 1.7 75 CV. Altri anni di sofferenza, che neanche modifiche alla ricerca di qualche cavallo in più hanno potuto cambiare: dal Virus Alfa non si sfugge, se non possedendone una…
La Corsa mi ha accompagnato paziente per 12 anni, ma in me l’inquietudine continuava a crescere anziché affievolirsi, fino ad esplodere nel luglio del 2013, quando dopo mille fatiche riesco a comprare la mia prima Alfa, una splendida Giulietta! L’amore è stato reciproco, tanto che un giorno ho pensato di metterla in vendita, ma senza riuscirci: appena pubblicato l’annuncio on line, sono stato contattato da un ragazzo che mi ha fatto entrare in un gruppo di Alfisti. È evidente che Giulietta voleva rimanere con me, e così è stato.
Nel tempo poi ho avuto la fortuna di conoscere Alfisti d’Abruzzo, Club che mi ha fatto innamorare di nuovo, e non lascerò mai! Per me è un signor club, un altro pianeta ! Fin dal primo raduno che hai organizzato, a cui ho partecipato con Giulietta e Silvia (l’altro mio amore), ho potuto toccare con mano cosa significa mettere in piedi seriamente un Club di automobili! L’organizzazione è al top, e la serietà di tutto lo Staff, a partire dalla Presidente, è un qualcosa che colpisce sin dal primo incontro. Grazie Anna per tutto ciò che organizzi e il modo in cui lo fai. Buona giornata da parte mia e di Silvia. Buon lavoro grandissima Presidente, e sempre forza Alfa Romeo. Avanti Tutta!